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CRESCITA > PIANIFICA
Sia nel caso di un'impresa nuova di cui si voglia valutare l'opportunità di realizzazione che nel caso di un'impresa già esistente è fondamentale PIANIFICARE.
Infatti, in entrambi i casi pianificare serve, tra le altre cose, a:
Ovviamente il Business Plan di un'impresa già esistente partirà dal presupposto che esistono limiti ma anche risorse dovute al fatto che l'impresa è già sul mercato.
Le riflessioni saranno necessariamente diverse, ma l'impostazione sarà molto simile a quella di un'impresa nuova.
Piuttosto, nel caso di una nuova iniziativa, prima ancora di imbarcarvi in un'approfondita analisi (Business Plan), vi consigliamo di realizzare prima un Mini-Plan.
Solo dopo aver appurato l'appetibilità economica dell'iniziativa, può valer la pena di approfondire l'ipotesi realizzando il Business Plan.
Il MINI-PLAN consiste, appunto, in un piano finalizzato ad una veloce valutazione, a seguito della quale:
1) Potete sviluppare il piano (elaborando il Business Plan)
2) Potete prendere in considerazione l'idea di effettuare maggiori ricerche e/o rivedere l'idea
3) Potete rinunciare e provare qualcos'altro
Le fasi cronologiche da seguire nella costituzione di una nuova iniziativa (o nello sviluppo di una esistente) sono:
1) Elaborate il Mini-Plan
Un Mini-Plan vi permetterà di mettere a punto la vostra Formula Imprenditoriale.
Potrete anche effettuare un primo calcolo del punto di Pareggio che vi permetterà di sapere quanto dovrete produrre per coprire almeno tutti i vostri costi.
Con il Mini-Plan potrete verificare l'appetibilità economica dell'iniziativa, cioè la compatibilità economica del Punto di Pareggio con il Budget delle Vendite:
2) Elaborate il Business Plan.
Se i risultati del Mini-Plan vi hanno incoraggiato a proseguire nell'iniziativa, potete e dovete scendere più in dettaglio nella pianificazione della vostra impresa .
Il Business Plan vi permetterà di valutare, anche gli aspetti commerciali e di marketing, produttivi, organizzativi ed amministrativi, oltre a consentirvi un approfondimento dell'appetibilità economica e della sua redditività (un'impresa può, infatti, essere redditizia ma avere una bassa redditività e, quindi, essere poco conveniente a realizzarsi).
Soprattutto, il Business Plan servirà a valutare la SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA (prospetto di "Cash Flow" e "Budget di Tesoreria") e il reale FABBISOGNO FINANZIARIO (prospetto "Impieghi e Fonti").
Ovviamente non serve verificare la sostenibilità finanziaria di un'iniziativa economicamente non appetibile. Né è possibile conoscere il vero importo del fabbisogno finanziario solo empiricamente "a sensazione". Eppure molti potenziali imprenditori si ostinano a considerare come unico vero punto prioritario della propria agenda per la costruzione del proprio business gli aspetti finanziari. Anzi, per essere più precisi, le possibilità offerte dalla finanza agevolata.
E infatti sono tante le aziende che pur in buona salute economica, soffrono sul piano finanziario, perché hanno sottostimato o sovrastimato il fabbisogno finanziario, o lo hanno mal strutturato.
3) Create la struttura organizzativa
Solo dopo la stesura del Business Plan è possibile creare la struttura organizzativa, sia dal punto di vista dell'organigramma e delle regole di funzionamento interno che dal punto di vista amministrativo (eventuale stesura dell'atto costitutivo e dello statuto).
4) Reperite i mezzi finanziari
Nel Business Plan avrete già individuato, oltre al fabbisogno finanziario, anche le fonti di finanziamento, ricorrendo, ad esempio, a banche, ad altri finanziatori (esterni o interni all'impresa), all'ingresso di nuovi soci, alla finanza agevolata...
E se il fabbisogno vi sarà apparso eccessivo, molto probabilmente nel Business Plan avrete pianificato di acquistare quel macchinario al 3° anno, ricorrendo all'acquisto di semilavorati, più costosi certamente, ma che, per i primi tre anni, vi permetterà di pagare, ad esempio, gli stipendi e la vostra campagna pubblicitaria. Spesso un'impresa fallisce o è costretta a chiudere per aver immobilizzato troppi capitali in immobilizzazioni, avendo sottostimato il fabbisogno in attivo circolante.
5) Avviate le procedure amministrative dell'attività
Questa è l'ultimo dei passi per la creazione della vostra impresa.
Solo questo è il momento in cui potete avviare tutti i rapporti con l'Agenzia delle entrate, Camera di Commercio, Inps, Inail, e quant'altro richiesto dalla particolare attività che intendete svolgere, tutto, ovviamente, già individuato nel Business Plan.
Non stupitevi se la gran parte degli imprenditori, dando per scontato tutte le riflessioni che ci hanno condotto a fare i precedenti primi 4 passi, ritengano di dover partire dall'apertura della partita Iva.
E non stupitevi, di conseguenza, dell'alto tasso di non sopravvivenza delle nuove iniziative ai primi 3 anni di vita sul mercato.
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